Che cos’è la dislessia?

La dislessia si manifesta con una lettura a voce alta più lenta e imprecisa rispetto a quanto ci aspetterebbe per l’età anagrafica, la classe frequentata e l’istruzione ricevuta dallo studente fino a quel momento.

A seconda del profilo del disturbo e in base all’età, ne risente la lettura di:

  • lettere
  • parole
  • non-parole*
  • simboli
  • numeri

*parole che non esistono nella lingua italiana e che il bambino non può intuire perché le conosce o ricavare dal contesto in cui le sta leggendo

 

Creare interventi personalizzati e adeguati alle caratteristiche individuali

La dislessia può essere affrontata con efficacia per mezzo dei programmi e servizi Anastasis

Alcuni esempi di segnali di dislessia:

  • lettura faticosa, lenta, scorretta con errori di vario tipo (scambi, omissioni, riduzioni, aggiunte, salti di righe ecc.) con conseguenze possibili sulla comprensione del testo
  • errori durante la lettura: scambi di vocali, scambi di consonanti simili visivamente o fonologicamente (d al posto di b, p al posto di q e viceversa)
  • fatica e lentezza a copiare dalla lavagna

La conseguenza diretta è che il tempo impiegato per decodificare correttamente le parole o brani da leggere rallenta l’apprendimento e la capacità di capire quanto letto.

In generale, l’aspetto evolutivo della dislessia può essere scambiato per un semplice rallentamento dello sviluppo regolare, ma i segnali anticipatori possono essere presenti e individuati fin dalla scuola dell’infanzia.

Un esempio di difficoltà di lettura di una persona con dislessia

Come legge una persona dislessica? Prova a metterti nei suoi panni: questo video ti darà un’idea di come vede un testo scritto una persona con dislessia.

Riprodurre la dislessia in maniera realistica è impossibile perché ogni persona dislessica vede un testo scritto in modo diverso: la simulazione aiuta a capire meglio le difficoltà di lettura a chi non le ha e non le vive.

Nel video hai visto anche la simulazione di lettura con il supporto della Sintesi Vocale Loquendo. La sintesi vocale fa parte dei programmi compensativi: si chiamano così tutti gli strumenti che compensano le difficoltà di lettura, proprio come gli occhiali compensano le difficoltà della vista.

La “lettura con le orecchie” aiuta chi ha difficoltà a leggere e un programma per la lettura e lo studio dei libri digitali rendono autonome le persone con Dislessia e DSA nelle attività scolastiche e quotidiane.

 

Cosa fare: potenziamento, diagnosi e intervento

Individuare i segnali e riconoscerli con screening precoci, seguire un percorso diagnostico e intervenire quanto prima e con strumenti e percorsi specifici, in collaborazione con lo specialista di riferimento, sono i passi giusti per affrontare con efficacia la dislessia.

Cosa puoi fare in pratica?

  • Prima di rivolgerti a uno specialista per una eventuale diagnosi, parlane con gli insegnanti per attivare subito per introdurre strategie ed esercizi di potenziamento
  • Se gli esercizi e in generale l’attività potenziamento non porta i risultati sperati, rivolgiti al Servizio Sanitario Nazionale per una valutazione o a uno specialista privato se i tempi di attesa sono troppo lunghi
  • Se arriva una diagnosi di dislessia, lo specialista indicherà il percorso più adatto a compensare il disturbo e assecondare il modo unico e personale di studiare e di imparare di tuo figlio
  • La scuola che riceve una diagnosi di DSA scrive il Piano Didattico Personalizzato (PDP) e indica le strategie e gli strumenti compensativi e dispensativi da usare per sostenere l’apprendimento

 

Gli strumenti compensativi Anastasis

I programmi compensativi Anastasis usano la tecnologia per aiutare i bambini e i ragazzi a imparare, a studiare e a fare i compiti a casa in autonomia.

La sintesi vocale e tutti gli altri strumenti per riassumere, sintetizzare e memorizzare servono a organizzare con facilità le informazioni e gli argomenti che gli studenti devono studiare.

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